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Reiki di Tara Bianca

ATT432

€30,00

Reiki di Tara Bianca

STORIA DI UNA PRINCIPESSA

In un'epoca molto antica, si narra che una principessa di nome Jnana Chandra, che significa “luna di saggezza”, praticasse il dharma con fiducia e dedizione, raggiungendo così la Bodhicitta (Mente dell'Illuminazione). I monaci dell'epoca le dissero che, per suo valore, nelle successive incarnazioni sarebbe venuta in corpi maschili, ma poiché la saggezza non distingueva tra maschio e femmina, scelse sempre di incarnarsi in corpi femminili per il bene e l'evoluzione di tutte le creature. Quando Jnana raggiunse la liberazione, gli fu dato il nome di Arya Tara – “grande salvatrice” – e giurò ad Amoghasiddhi Buddha che avrebbe protetto tutte le creature e avrebbe agito per liberarle dalla sofferenza. Conosciuta come la “Madre del Mondo”, la figura di Tara è una delle più popolari in Tibet. Considerata la versione femminile di Avaloktesvara, il Buddha della Compassione, c'è una leggenda che narra che Tara nacque da una lacrima versata dal Buddha quando vide la sofferenza del mondo. Sebbene ci siano 21 rappresentazioni, le forme più utilizzate da Tara sono Bianca e Verde.

PUJA LA TARA BIANCA

Dedica Puja di Tara Tchittamani

La Tara Verde porta l'aspetto della compassione attiva, mentre la Tara Bianca presenta l'aspetto meditativo e positivo. Ha energia materna che porta pace, prosperità, salute e longevità. Funziona anche contro paure, paure del mondo e oscurazioni mentali, e le difficoltà emotive sono trattate dalla sua energia amorevole, che riempie l'essere di luce e disperde l'oscurità dei pensieri malvagi. Possiamo dire anche che porta la Verità completa e imparziale.

Il colore bianco del loto, così come del suo corpo, rappresenta la purezza, la protezione e la saggezza. Dall'aspetto sereno, appare seduta sul fiore di loto aperto. La posizione e i gesti delle sue mani corrispondono a quelli della Tara Verde, che esaudisce desideri, ascolta chi è nel Samsara e protegge. Ha due occhi normali, più uno sulla sua fronte, che è il terzo occhio. Li ha anche in ogni palmo delle mani e nelle piante dei piedi. In Nepal è conosciuta come Tara dei Sette Occhi, a simboleggiare l'onnipresenza della sua compassionevole preoccupazione per la sofferenza. Il terzo occhio rappresenta la liberazione e gli occhi delle mani e dei piedi simboleggiano i quattro incommensurabili: amore, compassione, gioia e impassibilità.

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